Parafrasando Eliot da lontano
Cosa vuoi che ti dica?
Di quello che forse
ti vuoi sentir dire
posso dirti soltanto
che adesso novembre
finisce col vento.
E cosa vuoi che dica?
Che stanotte ho sentito
la pioggia sulla strada
e sopra i tetti delle auto ai parcheggi?
Che pure stanotte in grovigli di sogni
ti ho vista sparire e apparire?
Che pure stanotte guidando
ti ho vista passare sui ponti
seppure non fossi ubriaco?
Lo so, mi dispiace,
non vuoi che si dica
che un tizio ti pensa.
E dimmi dunque
adesso e solo ora
che cosa vuoi che dica,
perché adesso soltanto
magari lo dirò.
Adesso soltanto magari
Ti starò lontano,
non ti dirò che il niente
che adesso forse vuoi chissà.
Adesso dillo, ora!
Perché da domani
non so più davvero
che cosa saprò fare;
se distante saprò starmene in silenzio
o magari, per l’impeto solito
di ore passate nel chiedersi
che fai e come vivi,
me ne tornerò nel vero
e mai strategico parlarti
sperando di lenirti
un po’ la vita.
Di quello che forse
ti vuoi sentir dire
posso dirti soltanto
che adesso novembre
finisce col vento.
E cosa vuoi che dica?
Che stanotte ho sentito
la pioggia sulla strada
e sopra i tetti delle auto ai parcheggi?
Che pure stanotte in grovigli di sogni
ti ho vista sparire e apparire?
Che pure stanotte guidando
ti ho vista passare sui ponti
seppure non fossi ubriaco?
Lo so, mi dispiace,
non vuoi che si dica
che un tizio ti pensa.
E dimmi dunque
adesso e solo ora
che cosa vuoi che dica,
perché adesso soltanto
magari lo dirò.
Adesso soltanto magari
Ti starò lontano,
non ti dirò che il niente
che adesso forse vuoi chissà.
Adesso dillo, ora!
Perché da domani
non so più davvero
che cosa saprò fare;
se distante saprò starmene in silenzio
o magari, per l’impeto solito
di ore passate nel chiedersi
che fai e come vivi,
me ne tornerò nel vero
e mai strategico parlarti
sperando di lenirti
un po’ la vita.