S C R I T T I A T L A N T I C I

10 novembre 2008

E QUESTO NON E' UN GIORNO

E questo senza dubbi non è un giorno;
è un’era di equazioni che m’inseguono
dovunque il mio respiro
smuova un poco d’atmosfera.

Stavolta è un novembre di nebbia
che vedo dovunque,
e sembra che il giorno che scaldi,
seppure si galleggi nel sole,
stavolta veramente non arrivi.


Lo so dove sei.
Ti penso e ti sento perduta nei cupi pensieri del mondo.

Ti sento ogni giorno vuotare di sensi la vita,
sgonfiare pian piano le attese che senti fuggire.

Ma lo so, non me lo dire, non c’è niente che io posso,
non c’è niente che tu vuoi probabilmente,
non c’è niente tu credi io sappia donarti
perché nel malaugurio tu credi sia comune.

Vorrei poterti dire le parole che non sai,
magari inventarne di nuove
trovare la strada che sappia vibrarti.
Ma pure non mi resta che sperare d’incontrarti,
soltanto il puro caso per poterti riversare da vicino
l’energia che…

Ed ecco, sul più bello mi confondo,
che, che solo vorrei darti
e niente più.

Nascosto, in silenzio, mi resta uno spazio.
Lo so che non vorresti,
ma pure vorrei dirti, e il verso è giapponese non è mio,

Vorrei che tu mi ricordassi, che questo basterebbe
e non m’importerebbe nulla se pure tutti gli altri
si scordassero di me.