S C R I T T I A T L A N T I C I

29 gennaio 2013

TEMPO E MODO






Brucia stasera il girare dei mesi al Quadraro.
Gira sul tetto bagnato di muffa e di pioggia,
cancella la voce del bimbo vicino che chiama
la mamma, la nonna il papà e gli chiede “Ndo’ stai?” da tre ore.
Resetta il rumore dei Boeing della Ryan che vanno a Ciampino,
chissà chi ritorna mi chiedo stavolta,
in genere guardo stravolto e mi chiedo “chi va”,
mi chiedo chi torna stavolta!

Mi brucia il mio tempo sull’unghia,
mi scotta le dita il contare costante
dei vuoti ipertesi a distanza.
Mi brucia il contare
E mi urge contarmi il mio tempo stasera,
dispormi incasellato per restarmene disperso,
quasi amorfo nel contare che mi sfuma.
[per tentare di rollare due parole
mi traccheggio con l’aereo,
 tremando col soffitto insieme a lui].


“Chi sarà?”, mi sto chiedendo,  “chi ritorna?”,
“Che sarò?”  Questo, sono certo, per adesso non lo so.
ma lo so che non ritorna, è questo il modo,
non ritorna e resta fermo
per lasciarsi blandamente sorpassare.