S C R I T T I A T L A N T I C I

08 luglio 2012

Roma di Luglio - 1




Di notte mi sciolgo nell’aria di Roma,
mi liquefo, liquido, in pelle e sudore e penetro a terra,
mi esalo, trasmigro.
Galleggio fottuto nell’aria leggera da geyser,
vulcano, fall out post-atomico.
E niente si cambia.
Di notte ogni volta io tremo con Roma
sperando al mattino di almeno rinascere, vivo,
al cupo tremare di traffico e folla.
E diventa paradosso quindi adesso
 morire di notte e sentirsi rinati
 nei tubi di latta da sardine della metro,
cantina acclimatata, sottoterra,
da dove la città ci conserva,
ci stagiona, ci comprime,
come file di carnaggi da insaccare.