Schizzo di natura morta
Tappi di
penne, polvere, liste di spesa.
Qualche
centesimo sparuto,
Biglietti
della metro, una poesia.
Pelle, peli, che pure se non vedi ci sono di sicuro,
un cavo usb, una card sd, Adriano.
Sotto il
soppalco, saltandomi dal laptop,
mi è caduto
di tutto in questi mesi.
Manca,
amaramente, il tappino al silicone
Della mia
pendrive bianca, diventata gialla dall’uso
Ma che
ancora egregiamente si prostra al suo dovere.
E manchi pure tu stasera,
prima
essenza di vita,
prima
assenza tenuta distante dal caldo oltreappennino;
nel caldo lessante
di Roma,
in mezzo a
questo deserto di rumori e lamiere,
tu manchi!