PARIGI- PLACE DE LA CONCORDE
(Pausa di prosa riflettente, pardon riflessiva)
[Nota esplicativa: da fischiettare all’alba]
L’attesa certe volte
è più suadente
del momento culminante.
Tenerti tra le mani
mentre aspetti che ti arrivi a ricoprire
è molto più dell’ acmé
stesso che si cerca:
il viaggio, come sempre,
vale più esser viaggio,
molto più che della meta!
E certo ora non voglio
degradarci la Parigi di
Baudelaire ed Oscar Wilde;
di Balzac o Jean Paul Sartre,
Piaf, Proust, Jim e la Beauvoir
ma è solo che qui tutto è un po’ scontato,
il visto, il raccontato che avvalori
solo in quanto altri l’han detto.
Ma ora, qui, e in nessuno
degli altrove che sappiamo,
e nel poco che di mondo che resta in effetti,
c’è il viaggio, condiviso, che qui parte
e che insieme, qui, raddoppia il suo valore.
28-07-2009
è più suadente
del momento culminante.
Tenerti tra le mani
mentre aspetti che ti arrivi a ricoprire
è molto più dell’ acmé
stesso che si cerca:
il viaggio, come sempre,
vale più esser viaggio,
molto più che della meta!
E certo ora non voglio
degradarci la Parigi di
Baudelaire ed Oscar Wilde;
di Balzac o Jean Paul Sartre,
Piaf, Proust, Jim e la Beauvoir
ma è solo che qui tutto è un po’ scontato,
il visto, il raccontato che avvalori
solo in quanto altri l’han detto.
Ma ora, qui, e in nessuno
degli altrove che sappiamo,
e nel poco che di mondo che resta in effetti,
c’è il viaggio, condiviso, che qui parte
e che insieme, qui, raddoppia il suo valore.
28-07-2009