S C R I T T I A T L A N T I C I

03 aprile 2008

Brutal Endless Night
cioè quasi
BRUTALE NOTTE INFINITA

Sul letto, insieme ai libri
di Valduga e Stanislavskij,
nient’altro che un corpo
che solo s’infilza nel sonno,
che nato da niente
e da sbagli di sesso
prosegue vivendo i nientismi;
da niente finito
in un niente iniziato,
di niente smagrito
vissuto tra i niente
portati nei niente riavuti.
Nel dato irruento, mutato
nel niente
portato nei niente di vita riavuti.

Le case, la spesa,
i minuti; la pasta,
il prosciutto, i surimi
l’affitto, lo stracchino,
la ricotta.
La vita sopra il letto,
Sesso spinto dentro forte,
la pioggia,
le partenze, le valigie
dei ritorni.
E gli altri niente.
Poi gli alberghi
a Roma centro,
il centro a piedi,
le stazioni della metro,
i letti non rifatti,
la passione sui futon.
E proprio sulla fine la calura
dell’asfalto di Boccea
che si consuma
a mezza sera,
e ancora il niente eterno
che ti schianta
dove ossuti
e senza pace
si ritorna passivi nel niente.