6. SABATO II (Presto di mattina)
da "Cose di Firenze"- Aretina 330
M’immagino perso
Nel cerchio di sonno
Perduto e trovato
Aggrappato a un tappeto
Di pietre e di giorni
Inattivi, magari vissuti,
E giocati, trovati
E ogni giorno perduti.
E stavolta se guardi,
Sconfitto dal giorno,
Stavolta la notte
È finita due volte:
Perduta, svegliata
Ed ancora trovata
Nel cerchio di sonno
Che appare e riappare
Aggrappato ai rumori
D’acciaio di strada,
Perduto e trovato
Nel gorgo del sonno,
Perduto e riperso
nel vuoto giorno
E nel vuoto del sonno,
Nel cerchio del sonno.
E ripete al rovescio
Il tuo sogno
Lo specchio appannato
Del giorno e
Del cerchio di sonno
Che gira e t’illude
Che il gusto è nel gesto
Del trarsi e ritrarsi
Più densi al mattino
Al rovescio lenzuolo
Ritratto del giorno
Che sempre rinasce
Sospeso nel sonno.
Estate 2004-9/marzo/2005
Nel cerchio di sonno
Perduto e trovato
Aggrappato a un tappeto
Di pietre e di giorni
Inattivi, magari vissuti,
E giocati, trovati
E ogni giorno perduti.
E stavolta se guardi,
Sconfitto dal giorno,
Stavolta la notte
È finita due volte:
Perduta, svegliata
Ed ancora trovata
Nel cerchio di sonno
Che appare e riappare
Aggrappato ai rumori
D’acciaio di strada,
Perduto e trovato
Nel gorgo del sonno,
Perduto e riperso
nel vuoto giorno
E nel vuoto del sonno,
Nel cerchio del sonno.
E ripete al rovescio
Il tuo sogno
Lo specchio appannato
Del giorno e
Del cerchio di sonno
Che gira e t’illude
Che il gusto è nel gesto
Del trarsi e ritrarsi
Più densi al mattino
Al rovescio lenzuolo
Ritratto del giorno
Che sempre rinasce
Sospeso nel sonno.
Estate 2004-9/marzo/2005