S C R I T T I A T L A N T I C I

29 luglio 2006

6. SABATO II (Presto di mattina)
da "Cose di Firenze"- Aretina 330

M’immagino perso
Nel cerchio di sonno
Perduto e trovato
Aggrappato a un tappeto
Di pietre e di giorni
Inattivi, magari vissuti,
E giocati, trovati
E ogni giorno perduti.
E stavolta se guardi,
Sconfitto dal giorno,
Stavolta la notte
È finita due volte:
Perduta, svegliata
Ed ancora trovata
Nel cerchio di sonno
Che appare e riappare
Aggrappato ai rumori
D’acciaio di strada,
Perduto e trovato
Nel gorgo del sonno,
Perduto e riperso
nel vuoto giorno
E nel vuoto del sonno,
Nel cerchio del sonno.
E ripete al rovescio
Il tuo sogno
Lo specchio appannato
Del giorno e
Del cerchio di sonno
Che gira e t’illude
Che il gusto è nel gesto
Del trarsi e ritrarsi
Più densi al mattino
Al rovescio lenzuolo
Ritratto del giorno
Che sempre rinasce
Sospeso nel sonno.

Estate 2004-9/marzo/2005

25 luglio 2006

CALURA (scherzo in la diesis)

L’aria adesiva
s’incolla alla pelle
che in
sincope liquida
l’anima espelle.

23 luglio 2006

8. SABATO III-
da "Cose di Firenze"- Aretina 330

Sospesi per scoprire
Un pomeriggio vaccinato
Dalla noia

estate 2004-inverno 2005

09 luglio 2006

4. LANUOVA LOGGIA DEGLI UFFIZI
da "Cose di Firenze"- Aretina 330

Inventa
Sempre
Ossigenanti
Zoroastrici
Androni
Kilometrico
Induista!


Settembre 2004

5. SABATO I
da "Cose di Firenze"- Aretina 330

La mattina sa di pioggia
Polverosa raggrumata
Sopra i vetri e le lamiere
Delle macchine ammucchiate
Sotto i fili di reale percepito
Tra le ciglia lacrimose
Delle nostre persiane abbassate
A tagliarci la luce che basta
E che almeno stavolta
Lo so
Non vuoi far entrare.

07 luglio 2006

1. DOMENICA A ROVEZZANO
da "Cose di Firenze"- Aretina 330

Il traffico è lontano,
Sui lungarni, con la gente
Che non senti neanche in strada.
E si gonfiano le tende stamattina,
D’aria e luce di traverso,
Tagliate da quel poco
di persiane discostate.
E buttati sopra il nudo
Dei divani reclinati
Tra la musica e parole,
Qualche nuvola di fumo
e di profumo riaffermato,
La mattina nata lenta è già serena.

20-6-2004

05 luglio 2006

T.Q.M.P.T.L.V.

Le scritte che strappo dai muri
le metto ai tuoi piedi
infrante di senso ed età.
I condizionali che uso
per chiederti vita
li penso soltanto
ma non li so dire;
perciò è irreversibile
che scriva sui muri
un qualche graffito,
un mezzo disegno,
un tocco sbiadito
che almeno consegni
a un termine ignoto
la mia verità.