S C R I T T I A T L A N T I C I

25 febbraio 2006

GIORNI DI SONNO

Il difficile è
afferrare tutta
l'ansia per le ali
e convincersi
che in fondo
pure persi
si può vivere lo stesso
affongandoci nel mezzo
e più facile per ora
adesso sembra sia il
passare giorni interi
dentro il letto
rovistando coi pensieri
per tentare un qualche modo
di affogarli dentro
il sonno

10 febbraio 2006

GUARDARE IN SILENZIO

Ti guardo in silenzio
dagli alberi secchi
che lungo la strada
sorridono a me
che sto lì a immaginarti
e che a te non appaiono
che ombre slabbrate
o slanciate carezze

SINCOPATIA

Eccoti sei uscita
ed anche non volendo
adesso ti ho scacciata
via dalle mie ansie
seppure non per sempre
almeno per stasera
sentendoti lontana
riesco a respirare
nel mio petto
l'assenza che
neanche tu hai colmato

SUGGERIMENTO A KOVASH

Le foglie disperse nel tempo d'autunno
ritornano sempre a ridirmi che
il tempo che passo
a guardare che cresco
che cresci
o che cresca qualcosa
tra me con quest'altra
che schioda da mesi la vita che perdo
è un tempo buttato tra
inutili foglie ed inutili fogli
di libri e di tempi
che sempre ritornano
umidi a ottobre

SU UN'ALBA TRAGICA

Mi consumerà il sole
disteso sulle cime
di montagne estive
e mi scoprirò desperto
quando smetterò di urlare
che ieri era il niente
e che da ieri appunto
mi manchi
wild child tenebrosa
la tua grazia i tuoi vuoti
il maelstrom di vita
di tutto lo spazio
che adesso mi lasci a riempire
di com'eri
come sei
mi manchi seduta
quando canti quando taci
me gustas cuando callas
porque estas como ausente
ed ora che assente sei davvero
donna lucente infallibile perenne
ora che dormi dentro me
ora che forse saprei cosa darti
non riesco più a trovarti
nemmeno quaggiù per le strade
che a cercarti
seziono assonnato
metro su metro

SOLITUDINE (dolore disarmonico)

E’ una specie di dolore
disarmonico che penetra
nei nervi più nascosti
poi ti scuote
e ti restringe lievemente
le giornate in osservate
repressioni e
consuetudini disperse
lentamente scivolate
o sprofondate senza suoni
nel silenzio.

DIETRO AL GIORNO

Dietro al giorno che nasce
c'è la notte passata a pensare
ai dilemmi segnati a pastello
sui muri che dicono ancora
di quanto lontano sia tutto
il colore rimasto a imbrattare
le foto di pianto.

DIFFICILE ALBA

Il difficile è
afferrare tutta
l'ansia per le ali
e convincersi
che in fondo
pure persi
si può vivere lo stesso
affongandoci nel mezzo
e più facile per ora
adesso sembra sia il
passare giorni interi
dentro il letto
rovistando coi pensieri
per tentare un qualche modo
di affogarli dentro
il sonno

DI GIORNATE TRAMORTITE DI APATIE

Cammino lentamente
dentro giorni apatici
che indifferenti si muovono densi
intorno a tutte le ore apatiche
aggrappate ai vuoti
apatici pratici
ruvidi patetici
cammino lentamente
dentro i giorni apatici
scollando lentamente
le giornate da
quei pratici reali
inosservati che
mi sfuggono e
ritornano patetici
e che fuggo
lentamente dentro
tutti i giorni apatici
aggrappati alle apatie
di tutti i giorni
più comuni
più insidiosi
più reietti
e irreversibili
che si muovono soltanto
per inerzia in
mezzo al vuoto
delle ore di giornate
apateggianti per intero
sulla strada a
ciondolare e rimischiare
le parole tra
l'apatico e il patetico
in giornate tramortite d'apatie
scivolate sull'attesa
di schiodare dalle attese
i giorni apatici e dispersi
poi trovati e ancora persi
o passati a ritrovarsi
per scordarsi
o per buttarsi dentro
al niente che ristagna
dentro tutti i giorni
apatici e pesanti
che ti crescono da dentro
e rivivono ridendo
stravolgendo tutti i giorni
con le ansie di ogni niente
in cui ritornano
giornate per la strada
a ciondolare e rimischiare
le parole tra l'apatico
e il patetico

07 febbraio 2006

BRULICHII ALCOLICI

La mente disciolta
nei lunghi respiri
dei formicolanti brulichii alcolici
ingoia la distanza
tra la gente
e l'isolazionismo
velato d'indipendenza
denso di solitudine