GODOT
Non serve confermarsi
se ritratti o ritirati
dentro il freddo primigenio
di dicembre
l’oggetto dell’attesa anonimale
si trasforma nel Godot
che conosciamo
e non sappiamo mai chi sia.
Non serve ribadirsi;
elettrici e rapsodici
cercarsi nuovi avalli
ai nostri nulla che nel fondo,
a ben guardare,
sono solo nuovi atomi
dispersi e svalutati.
Magari un Godot prima o poi ci sarà
Che rispunti lentamente dalle quinte
E in silenzio si annunci al proscenio.
Ma pure Godot
sappiamo che manca.
Che arrivi alla fine
insoluto ed attento,
comunque Godot
noi sappiamo che manca.
E non serve ridirsi di andare,
non serve sognando dormire
e vedersi partire
lasciando tremendi l’attesa
ed andare:
comunque Godot
prima o poi ci sarà.
Ma d’attesa
talvolta si muore.
E d’attesa talvolta
si muore felici
sapendo che certo
un Godot arriverà.
se ritratti o ritirati
dentro il freddo primigenio
di dicembre
l’oggetto dell’attesa anonimale
si trasforma nel Godot
che conosciamo
e non sappiamo mai chi sia.
Non serve ribadirsi;
elettrici e rapsodici
cercarsi nuovi avalli
ai nostri nulla che nel fondo,
a ben guardare,
sono solo nuovi atomi
dispersi e svalutati.
Magari un Godot prima o poi ci sarà
Che rispunti lentamente dalle quinte
E in silenzio si annunci al proscenio.
Ma pure Godot
sappiamo che manca.
Che arrivi alla fine
insoluto ed attento,
comunque Godot
noi sappiamo che manca.
E non serve ridirsi di andare,
non serve sognando dormire
e vedersi partire
lasciando tremendi l’attesa
ed andare:
comunque Godot
prima o poi ci sarà.
Ma d’attesa
talvolta si muore.
E d’attesa talvolta
si muore felici
sapendo che certo
un Godot arriverà.
Umilmente a Samuel Beckett,
e a tutti i Godot della mia vita,
che aspetto ancora.
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