S C R I T T I A T L A N T I C I

13 ottobre 2006

4. LA COSA IN SE STESSA CHE MANCA
da "Cose di Firenze"- Ponte alle Mosse 31

L’attesa costringe al ritiro;
E la stessa scrittura possibile
È il dire o l’andare comunque
Nel canto, sul ponte,
Nel viso d’incerti obiettivi.
O la notte è la notte
Che aspetti svegliando e aspettando
Confuso il minuto per essere
In sé la mia cosa che manca,
Comunque si viva; e lo spazio
Che ovunque si annulla, è lo spazio
Che scolma, che avanza
Che scioglie, che slega lo stesso
In se stessa la cosa che manca.

E lo spazio tra palpebra e occhio
È la cosa lo stesso,
È la nota che sveglia,
È la goccia continua che spoglia,
È la notte, è la voglia confusa
Di tempo sbloccato in attacco,
Di stacco allo scatto
In avanti continuo che
Vale lo stesso in se stesso.
E la cosa in se stessa
Che manca si esala lo stesso
In sudore notturno di sonno
E diventa nient’altro
Che il punto ondulante
In stand-by
Di non spento in se stesso,
Lo stesso di attesa
Che un’altra se stessa,
Una semplice soffice
Cosa in se stessa in essenza,
Ricolmi l’assenza e che
Accenda l’esiguo stand-by di presenza.

06-agosto-2005