A Ernst Mach
(corpi trascurabili)
La gente vive ansiosa
incerta sopra i limiti
di sforzo della vita,
lavora, beve birra,
respira fumi afosi,
dorme, stenta, trema,
si chiude dentro i letti,
compra amori,
rivive vite illuse e non ne scampa.
E inutile è invertire la dinamica,
due cose trascurabili,
due punti materiali interagenti,
si distanziano costanti
per opposte direzioni
e il rapporto distanziante non si muta.
Non si illudano i due corpi,
non illuderti vivente
che sommergi la parola
negli attriti del tuo vivere al consumo,
non è certo quel tuo “altro”
che nei giorni ti circonda,
che magari tu stanotte
cingi caldo nel tuo letto,
che ti sfugge
nel momento interagente.
L’elemento trascurabile
che fugge proprio quando interagisci
È il tuo te stesso, niente d’altro!
E di nuovo tutto questo non t’illuda,
si parlava di puntini materiali,
dimensioni trascurabili di corpi,
Sei te stesso, niente d’altro!
0 Comments:
Posta un commento
<< Home