Buon Viaggio
Lettera aperta e impoetica ma che spero leggerai
Buon viaggio amica.
Lo so che ci reincontreremo, che ci ritroveremo in qualche modo in qualche altro bivio della nostra vita. Ci ritroveremo paralleli, ma vicini.
Dovrei fare come se tu non ci fossi per reagire, mi chiedi. Non ci riesco: io reagisco e ci sei; ma stai cambiando forma, diventi di consistenza diversa, assumi l'etereità del labile.
Ti sembra strano: ho sempre cercato di darti forza, pari alla forza che riuscivi a darmi e che ancora in qualche modo mi dai. E sento così bene ancora quella forza che me ne dai anche per trovare il famoso nuovo posto nella mia vita dove tu possa stare in pace e diversa per non perderci. Insomma, siamo così forti che ce ne diamo anche per lasciarci. E non è un'esercizio di parole.
Sta a me? Vero!
Sta anche a te però volerlo e non dimenticarlo.
Te lo ripeterò fino al giorno dell'ultimo mio respiro cosciente: saranno stati quattro anni buttati i nostri se nel nostro futuro non saremo stati capaci di non perderci. Non ci univa solo la fisicità e adesso questa indifferenza sopraggiunta non può dividerci.
Ci hanno tenuti insieme il dialogo, la fermezza, la capacità di soffrire e progettare insieme, sì certo l'amore inteso come attrazione fisica ma anche la freschezza della presenza. Assecondiamo il movimento del cambio di forma e riprendiamoci in qualche modo.
Non so dirti che pensavo quando ti vedevo sorridere nei nostri due incontri, certo avrei voluto sapere quello che pensavi tu: resta per me la bellezza di chiedermi questo, di guardarti sorridere, chiedermi perché e come niente darlo per un fatto scontato e per me senza peso.
Ma con il peso di una domanda non fatta.
Buon viaggio amica, buon ritorno alla vita comune e alle distanze siderali: vederti allontanare sull'asfalto disfatto dal caldo e dal vento fa l'effetto di un lento sfumare di una bella melodia ascoltata solo una volta .
Ma è inevitabile.
E ti ringrazio amica mia. Il tuo più grande regalo è quell'ultimo bacio amaro e crudele che resta per sempre a bruciare di bellezza la memoria.
La tua mano che mi chiama non illude.
Il tuo sorriso aperto è storica memoria, e non illude.
Il bacio rimane bloccato in un lieve stand-by che pensavo mi desse dolore a pensarlo ed invece è passato, leggero e splendente. Ma è passato, sereno.
Grazie per avermi detto che nella tua vita non sono stato un niente ma una vera entità e non potevi trovare parola migliore per dirlo che la parola non detta.
Certo rattrista ma come finale di primo tempo non c'è male. Gli eroi poi cambieranno pelle ma è tutto ancora da scrivere.
Buon viaggio amica, lo sai che mancherai eppure vincerò la battaglia, saprò tenerti viva senza l'impeto dell'ego e spero lo farai anche tu.
Buon viaggio amica. Buon viaggio di forza e di speranza, di vita concreta e di grande futuro.
Di giorni in costruzione ad occhi aperti e di ora passate a rialzarsi per riprendere a volare.
A presto, Buon Viaggio!
Lo so che ci reincontreremo, che ci ritroveremo in qualche modo in qualche altro bivio della nostra vita. Ci ritroveremo paralleli, ma vicini.
Dovrei fare come se tu non ci fossi per reagire, mi chiedi. Non ci riesco: io reagisco e ci sei; ma stai cambiando forma, diventi di consistenza diversa, assumi l'etereità del labile.
Ti sembra strano: ho sempre cercato di darti forza, pari alla forza che riuscivi a darmi e che ancora in qualche modo mi dai. E sento così bene ancora quella forza che me ne dai anche per trovare il famoso nuovo posto nella mia vita dove tu possa stare in pace e diversa per non perderci. Insomma, siamo così forti che ce ne diamo anche per lasciarci. E non è un'esercizio di parole.
Sta a me? Vero!
Sta anche a te però volerlo e non dimenticarlo.
Te lo ripeterò fino al giorno dell'ultimo mio respiro cosciente: saranno stati quattro anni buttati i nostri se nel nostro futuro non saremo stati capaci di non perderci. Non ci univa solo la fisicità e adesso questa indifferenza sopraggiunta non può dividerci.
Ci hanno tenuti insieme il dialogo, la fermezza, la capacità di soffrire e progettare insieme, sì certo l'amore inteso come attrazione fisica ma anche la freschezza della presenza. Assecondiamo il movimento del cambio di forma e riprendiamoci in qualche modo.
Non so dirti che pensavo quando ti vedevo sorridere nei nostri due incontri, certo avrei voluto sapere quello che pensavi tu: resta per me la bellezza di chiedermi questo, di guardarti sorridere, chiedermi perché e come niente darlo per un fatto scontato e per me senza peso.
Ma con il peso di una domanda non fatta.
Buon viaggio amica, buon ritorno alla vita comune e alle distanze siderali: vederti allontanare sull'asfalto disfatto dal caldo e dal vento fa l'effetto di un lento sfumare di una bella melodia ascoltata solo una volta .
Ma è inevitabile.
E ti ringrazio amica mia. Il tuo più grande regalo è quell'ultimo bacio amaro e crudele che resta per sempre a bruciare di bellezza la memoria.
La tua mano che mi chiama non illude.
Il tuo sorriso aperto è storica memoria, e non illude.
Il bacio rimane bloccato in un lieve stand-by che pensavo mi desse dolore a pensarlo ed invece è passato, leggero e splendente. Ma è passato, sereno.
Grazie per avermi detto che nella tua vita non sono stato un niente ma una vera entità e non potevi trovare parola migliore per dirlo che la parola non detta.
Certo rattrista ma come finale di primo tempo non c'è male. Gli eroi poi cambieranno pelle ma è tutto ancora da scrivere.
Buon viaggio amica, lo sai che mancherai eppure vincerò la battaglia, saprò tenerti viva senza l'impeto dell'ego e spero lo farai anche tu.
Buon viaggio amica. Buon viaggio di forza e di speranza, di vita concreta e di grande futuro.
Di giorni in costruzione ad occhi aperti e di ora passate a rialzarsi per riprendere a volare.
A presto, Buon Viaggio!
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